Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884

581968
Di Rudinì 50 occorrenze
  • 1884
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
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XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884

(Segue il sorteggio.)

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XV legislatura – Tornata del 9 febbraio 1884

1° che la Camera autorizzi il suo presidente a consentire il proseguimento delle preliminari indagini sul fatto che vi diede luogo;

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Crispi. Siccome nella relazione il voto della minoranza non fu svolto, chiedo perciò che quando sarà il momento, mi si dia facoltà di parlare per

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presidente. Onorevole Crispi, il regolamento dice:

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Per il preteso oltraggio io mi rifiutai che si desse anche l'autorizzazione, perchè io non credo che, anche provato il fatto, al quale il procuratore

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Al 1818 il duca di Grammont si battè col conte di Saint-Morys; il duca di Grammont era un pari del regno. Il Saint-Morys fu colpito a morte; e la di

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Il duello, o signori, non è un reato come un altro. Parecchie legislazioni tennero il silenzio sul duello. Nel Codice francese non trovate alcuna

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Nel 1876 fu presentata una domanda a procedere contro l'onorevole duca di Cesarò, il quale in duello aveva ucciso il suo avversario. La Camera non

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, il Lagardette, fu gravemente ferito; il procuratore generale della repubblica chiese che si procedesse contro l'offensore, ma l'Assemblea francese

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Nel 1829 il duca di Wellington, primo ministro del Re d'Inghilterra, fu obbligato a battersi in duello con il conte di Winchilsea; e non si

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Dopo tutti questi precedenti, dopo i motivi giuridici che informano il duello, mi pareva singolare che in questo caso speciale noi avessimo dovuto

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Il legislatore, interessato a mantenere all'autorità pubblica il dovuto prestigio, interessato a garantire la efficacia della forza pubblica e

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Questo è il concetto giuridico. Si vuole rispettato il magistrato che ha autorità nell'ordine giudiziario e nell'ordine amministrativo, perchè si

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Quand'anche abbiate provato che il preteso oltraggio esiste, voi dovete fermarvi innanzi alla porta del tribunale perchè il tribunale non può

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Io so, o signori, che il nostro regolamento non ne dice tanto, quanto il francese: ma avete in esso la base, il germe. E guai, o signori, se le

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Se ciò facessimo, noi mancheremmo di quel coraggio che deve avere il rappresentante del popolo, coraggio senza il quale, o signori, non si può

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Billia. Ed il Behrend vice-presidente, interpreto dei voti della maggioranza di 315 contro 40, al principe di Bismark nella seduta elei 26 febbraio

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In una di quelle seduto il principe di Bismark con quel suo fare altiero pretendeva che il potere disciplinare del presidente si arrestasse davanti

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(Il mormorio continua)

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Nel 30 maggio 1865 un altro memorabile attrito avvenne alla Dieta di Berlino fra il principe di Bismark ed il signor di Wirchow. Si erano negati i

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esaminando la Costituzione di quel paese; l'ultima, la repubblicana, vi si dice: «La Camera dei deputati ha il diritto di nominare il suo ufficio di

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Voci a sinistra. C'è il dovere!

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Il principio che io sostengo è il più popolare, è il più liberale; esso risponde allo spirito dei tempi, risponde allo spirito della costituzione

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Per ciò poi che riguarda l'oltraggio, l'onorevole Giunta ha detto che non era il caso di autorizzare il procedimento, ma era il caso di autorizzare

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Ora, il procuratore del Re presso il tribunale di Roma è esso un commissario del Governo, un ministro, un deputato, o qualche cosa di simile?

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La Commissione parlamentare, mi duole il dirlo, in questa materia, è stata, più fiscale del fisco, e non ha creduto che l'articolo 808 si potesse

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il presidente. Talché dai due silenzi si costruisce quello che avrebbe dovuto essere un rapporto esplicito e formale, una richiesta esplicita e

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ed hanno bisogno d'i domandare il permesso per far ciò che qui si vorrebbe concederò facilmente, senza nemmeno dichiarare necessario il permesso del

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Le Giunte sono nominate dagli Uffici per autorizzare a fare i procedimenti, non già per autorizzare a fare le indagini. O il procedimento è permesso

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Quindi, o signori, io vedo che il procuratore del Re non doveva per mezzo del nostro presidente fare alcuna richiesta alla Camera, non poteva

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Vastarini Cresi. Io ringrazio l'onorevole presidente; ma siccome son certo che le spiegazioni che darà il presidente non saranno difformi da quello

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Ora, o signori, se il presidente della Camera, cui spettava unicamente di esaminare se il fatto dovesse o non dovesse essere denunziato all'autorità

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Voi dite che il presidente non aveva il dovere di ricevere la domanda del procuratore del Re: ma che, avendola ricevuta, egli acconsente che si entri

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E d'altra parte, quand'anche la Camera con sentisse nelle conclusioni della Commissione, cioè di concedere che il procuratore del Re continui le

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Io vi prego di considerare che cosa vuole la Commissione. Essa propone: «che la Camera autorizzi il suo presidente a consentire il proseguimento

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Signori, a me sembra indubitato che, se il presidente ha il diritto di denunziare questi atti, non ne abbia parimente il dovere. Non ne ha il dovere

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caratteri di reato, il presidente avesse il diritto di denunziarlo all'autorità giudiziaria. E questo diritto a me pare incontestato ed incontestabile. Ma

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Il presidente della Camera francese si è rivolto allora all'Assemblea, così come ha fatto oggi il nostro onorevole presidente Farmi; e l'Assemblea

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Mazza relatore. Dopo il discorso dell'onorevole Minghetti, il quale disse molte cose che io mi era proposto di dire…

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L'onorevole presidente non credè di denunziare il fatto di cui si discute. E allora accadde questa novità, che il tribunale, apprezzando diversamente

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Il presidente della Camera si trovò in una condizione, sulla quale richiamo l'attenzione della Camera, imperocché essa stabilisce veramente il caso

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Minghetti ha fondato tutto il suo ragionamento in confutazione del mio su questo assioma: che il presidente della Camera aveva il diritto di

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Il motivo che mi ha mosso a presentare quest'emendamento fu da un lato il timore, certamente non giustificato, che in quest'Aula non fosse stata

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Dunque il presidente della Camera, non soltanto per l'articolo 96 del nostro regolamento, ma più ancora per l'articolo 101 del Codice di procedura

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De Saint-Bon. Dunque il ragionamento dell'onorevole Billia sta per intiero, ed è esatto. Ma, ripeto, questa è una questione che non conviene

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De Saint-Bon. Dicevo dunque che il nostro Statuto garantisce a qualunque cittadino del regno d'Italia il diritto di rivolgersi alla Camera, qualunque

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Il Ministero non ha creduto d'intervenire menomamente in questa discussione in ossequio all'argomento di che si tratta. Ma il suo silenzio sarebbe

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«Il sottoscritto desidera interrogare Sua Eccellenza il ministro d'agricoltura e commercio:

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«Il sottoscritto desidera interrogare S. E. il ministro delle finanze e S. E. il ministro d'agricoltura e commercio intorno ai loro intendimenti

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«Il sottoscritto desidera interrogare il ministro degli affari esteri sui provvedimenti adottati dal regio Governo a tutela dei nostri interessi e

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